venerdì 20 maggio 2011

Grazie !

Carissimi Amalfitani,
è con tutto il cuore che ringrazio ciascuno di Voi per come avete accolto la mia partecipazione all’agone politico. Ho avuto dimostrazione di simpatia e di stima da parte di tanti concittadini, a prescindere dall’appartenenza politica. Ho riallacciato nella più bella sera, per me, della campagna elettorale, il mio cordone ombelicale con la Madonna Del Rosario.
Ho avuto l’opportunità di conoscere tantissime persone, ed alcune veramente eccezionali. Sopra tutto, ho avuto la fortuna di avere dei compagni di percorso capaci, appassionati, preparati, uniti. Persone che, passo dopo passo, hanno costruito e portato avanti con me questa campagna elettorale, senza dimenticare chi ha lavorato, organizzato e supportato ciascuno di noi candidati.
Ringrazio tutti. Ringrazio i 612 elettori che ci hanno gratificati con la loro fiducia.
Questa esperienza, per me molto positiva, continua. Non scompariremo nel nulla. Ci impegniamo a fare un’opposizione attenta e costruttiva, affinché la nuova amministrazione ed il nuovo Sindaco Dottor Alfonso Del Pizzo, ai quali vanno tutta la nostra stima e i nostri auguri, possano attuare nel più breve tempo possibile quelle iniziative e quelle opere atte a rendere Amalfi una Città in cui noi Amalfitani, per primi, possiamo vivere bene, usufruendo di quelle infrastrutture e di quei servizi indispensabili per un tenore di vita migliore.
La mia volontà ed il mio impegno continuano ad essere al servizio della nostra Città, per operare nell’interesse collettivo.
Grazie!
Antonietta Amatruda

sabato 14 maggio 2011

Chiusura campagna elettorale della candidata Sindaco Antonietta AMATRUDA




Cari concittadini,

voglio innanzitutto ringraziare tutti i candidati della mia lista, persone capaci, ragazzi appassionati, uomini preparati, ma soprattutto tante donne che con me hanno deciso, finalmente, di voler cambiare Amalfi.
Ho voluto lasciare loro il più ampio spazio possibile perché potessero esprimere ciascuno le proprie idee, dimostrare la propria competenza nei vari settori e di esternare la passione che ci sostiene in questo cammino.
Con profondo affetto esprimo la mia gratitudine al Preside Gaetano Gargano, che mi è stato vicino con premurosa amicizia e dedizione onorandomi con la sua vicinanza e con il suo sostegno.
Grazie Preside!


Sin dal mio primo incontro con voi in questa Piazza vi ho parlato del nostro programma perché ritengo più opportuno parlare delle cose che abbiamo intenzione di fare, piuttosto che parlare delle cose che gli altri non hanno fatto.
Vi ho detto con chiarezza le priorità che voglio perseguire per Amalfi:
- La ripresa dell’ordinaria amministrazione, Amalfi deve ritornare ad essere il fiore all’occhiello della Costiera.
- Intendiamo rilanciare il turismo, impegno da cui non può sottrarsi l’amministrazione di una città che basa la sua intera economia su tale settore.
- Ma soprattutto la realizzazione della circonvallazione, Amalfi deve diventare una città vivibile, questa Piazza deve diventare il salotto d’Italia e del Mondo. Sappiamo che può diventarlo.
Ho combattuto per questi motivi molto prima della mia candidatura a sindaco e per amore di questa città sono oggi su questo palco.
Il resto del mio programma lo conoscete, l’ho esposto e pubblicato ampiamente con vari mezzi.
La volontà del gruppo di persone che vedete qui, la volontà mia e della mia lista è chiara, vogliamo impegnarci insieme a voi per un’Amalfi migliore, per lasciare ai nostri figli una città di cui poter essere orgogliosi.
Le motivazioni che mi hanno spinta a questa sfida sono mosse dal connaturato amore di ogni cittadino per il proprio paese, dalla volontà di mettersi al servizio della propria città per operare nell’interesse collettivo, ogni volta che ne abbiamo la possibilità.

 
Ed in questa ottica penso anche che noi cittadini non dobbiamo solo chiedere alla politica, come pure è giusto che sia, ma dobbiamo anche essere pronti a dare per la politica e per la crescita comune della nostra città. E per questo come mio personale contributo assumo impegno con voi, che il primo mio atto simbolico a favore di Amalfi, sarà quello di rinunciare a qualunque compenso previsto per la carica di Sindaco, se la vostra decisione nel segreto delle urne mi premierà.

Ma ora faccio appello al vostro cuore, faccio appello all’amore che tutti in egual misura abbiamo per la nostra città. Oggi la scelta da fare è chiara: o continuare sulla strada di chi ha amministrato questa città per quindici anni o compiere un atto d’amore e scegliere di cambiare, scegliere un avvenire diverso dal passato che già abbiamo vissuto per quindici anni.

Mi conoscete, da donna, come tante donne, ho saputo gestire la casa, la famiglia e la mia azienda, superando le difficoltà che ho incontrato senza lasciarmi abbattere e, con onestà e un pizzico d’orgoglio, posso dire di non aver fallito.

Datemi la vostra fiducia e non fallirò neanche in questa impresa, non fallirò neanche con Amalfi.

Io alla guida di questa squadra sono garante del cambiamento che Amalfi merita, donne e uomini nuovi per una Amalfi nuova, più bella, più accogliente, più ricca, più vivibile.
Noi e voi, insieme, possiamo assicurare ad Amalfi la rivincita che ad Amalfi tutti noi dobbiamo.

Votate la lista “A come Amalfi”
per cambiare insieme
Grazie


Ringraziamento affettuoso ad Angelo Tajani


Carissimo Angelo,
ti ringrazio per le tue affettuose parole, mi hanno commossa profondamente, so che le hai scritte con il cuore.
Apprezzo il sostegno che mi dai, anche se da molto lontano. Abbraccio con affetto te e Doris.
Antonietta

Intervento del candidato Consigliere Antonio COLAVOLPE

Amiche ed amici, cari concittadini,
buonasera e ben ritrovati. Non posso nascondere la soddisfazione di vedervi così numerosi anche questa sera.  Siamo ormai giunti alla conclusione di questa campagna elettorale che è stata impostata, almeno per quanto ci riguarda, in maniera corretta e propositiva, cercando di non inasprire i toni della disputa elettorale.
Chi mi conosce sa perfettamente che non mi sono mai lasciato coinvolgere più di tanto dalle frequenti polemiche tra le parti contrapposte, mostrando amicizia e rispetto nei confronti di tutti e limitandomi al massimo ad esprimere un sereno giudizio in ordine a ciascuna particolare vicenda.
Ma le ragioni dell'amicizia e del rispetto umano non possono e non devono impedire di dissentire da scelte e comportamenti non sempre condivisibili e accettabili, specie quando essi interessano lo svolgimento della vita quotidiana o, ancor di più, il futuro della propria Città, di questa nostra Città nella quale la stragrande maggioranza di noi ha scelto di vivere, di costruirsi la propria famiglia e svolgere il proprio lavoro.
Io non sono di quelli che, con poca serenità, vedono tutto il male da una parte e tutto il bene dall'altra o che giudicano, per partito preso, solo e sempre in senso negativo, tutto l'operato di un'amministrazione o di una parte politica.
Non mi sentirei di affermare, con assoluta certezza, che l'amministrazione uscente non ha fatto niente o che ha sbagliato tutto in questi quindici anni di gestione. Probabilmente, però, vi è riuscita solo in parte.
Né si può dire che l’Amministrazione uscente non abbia avuto la capacità di programmare una nutrita serie di opere pubbliche, riuscendo anche a realizzarne qualcuna, anche di notevole importanza, come il garage in roccia “Luna Rossa”, inaugurato, in tutta fretta, solo un mese fa circa, allo scadere quasi della consiliatura dell’amministrazione uscente, senza che fosse stabilita una precisa organizzazione dal punto di vista gestionale. 
Ma proprio qui è il problema. Bastano (?) la programmazione di un elenco di opere pubbliche, peraltro voluto dalla legge, e la realizzazione o l'avvio di qualcuna di esse per far giudicare positivamente tutto l'operato di una gestione amministrativa durata ben quindici lunghi anni? Io ritengo di no! E ve ne spiego il perché.
A mio modesto avviso, qualsiasi amministrazione comunale, oltre ai compiti della normale gestione burocratica amministrativa e della cura dell'ordinaria amministrazione per il buon funzionamento delle varie attività che riguardano il quotidiano svolgimento della vita dei cittadini, ha il dovere di portare a compimento le opere già avviate da altri e di programmare e realizzare a sua volta nuove opere pubbliche.
Da sempre è stato così, anche nella nostra Città, dove tutte indistintamente le amministrazioni comunali del passato, avvicendatesi al governo di Amalfi, hanno provveduto a programmare e realizzare piccole e grandi opere pubbliche, compatibilmente con quanto hanno loro consentito le leggi vigenti ed i finanziamenti disponibili all'epoca.
Programmare e realizzare qualche opera pubblica, prima ancora che un merito, è un preciso dovere di qualsiasi amministrazione comunale degna di questo nome.
Il problema vero, per i cittadini, è di valutare l’ utilità o la indispensabilità di ogni opera rispetto al costo, la qualità dell'esecuzione, la priorità della scelta di un'opera rispetto ad altre altrettanto urgenti o forse più urgenti, la convenienza di quell'investimento rispetto ad altri possibili investimenti.
Insomma va dato merito a chi ha realizzato una nuova opera pubblica o anche una parte di essa, ma questo non è tutto; anzi, non è da questo o solo da questo che si giudicano l'efficienza e le capacità di gestione di una buona amministrazione comunale. Bensì dal risultato complessivo dell'intera gestione amministrativa che, per quanto riguarda l'amministrazione  uscente, è, a mio modesto avviso, piuttosto deludente.
E questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a rimettermi in discussione per tentare di dare anch'io un contributo più diretto e fattivo alla soluzione dei tanti problemi che ancora angustiano la nostra Città, questa Città in cui ho deciso di svolgere il mio lavoro e di vivere con la mia famiglia ed i miei figli a cui vorrei assicurare un futuro in una città più bella, più ordinata, più vivibile, più dotata di servizi e di attrezzature, insomma una città migliore. In una comunità capace di vivere ogni giorno serenamente, anche con le contrapposizioni, in un clima di civile confronto e di reciproco rispetto, con spirito di solidarietà ed una maggiore attenzione rivolta ai disagi dei più deboli, dei più emarginati, dei più sfortunati, dei più bisognosi.
Basta con le continue liti, basta con gli antagonismi  tra famiglie e personaggi, basta con le manie di protagonismo a tutti i costi, basta con le denunce e le querele. Insomma basta con le guerre inutili!
Le guerre, si sa, producono sempre vittime da entrambe le parti. Ma nel nostro caso, la vittima più illustre di queste guerre è Amalfi, con la sua voglia di crescere e di progredire verso un futuro migliore.
Questa città, per progredire, ha bisogno una volta per tutte di concordia, di serenità, di costruttivo confronto, di reciproco rispetto.
Nessuno ha il diritto di ergersi a giudice di un altro!
E aquesto proposito, ritengo che non sia assolutamente accettabile che solo oggi buona parte della maggioranza, con in testa il Vicesindaco, affermi dopo dieci anni di condivisa amministrazione, che tutta la responsabilità sia da addebitarsi solo ed esclusivamnete al Sindaco uscente. Presa di posizione molto tardiva. Sarebbero stati credibili se, con senso di responsabilità, e con l'attacamneto civico che oggi proclamano, si fossero dimessi dalle loro cariche rinuciando al apotere che hanno preferito, invece, mantenere fino alla fine.
Nessuno può e deve disconoscere eventuali meriti di tante amministrazioni e di tanti amministratori avvicendatisi al governo della nostra Città.
Realizzare opere pubbliche, piccole o grandi, è un dovere di ogni amministratore. I cittadini poi devono giudicare se il denaro pubblico è stato speso bene o male.
Ma è altrettanto, anzi ancor di più, dovere degli amministratori comunali provvedere a tantissime altre cose, a dare tante altre risposte ai problemi ed alle esigenze quotidiane della gente e della Città, favorendone un'immagine complessiva positiva e rassicurante.
Proprio sotto questo punto di vista l'amministrazione uscente non ha dato per niente prova di capacità ed efficienza, trascurando o gestendo in modo errato o inappropriato l'ordinaria amministrazione.
Oggi, tutto sommato, l'immagine complessiva di Amalfi è negativa, è un'immagine di degrado e di abbandono, a partire dalle piccole cose che sono sotto gli occhi di tutti e di cui molti di voi, ogni giorno da anni, si lamentano.
·      Non è semplice dimenticare o far dimenticare l'arroccamento progressivo di questi amministratori nelle stanze di Palazzo San Benedetto, sottraendosi al confronto ed alla disponibilità dei cittadini; abolendo da anni perfino l'orario di ricevimento del pubblico da parte degli assessori. I cittadini si sono visti sballottati da un ufficio all'altro, dove molto spesso sono stati trattati quasi come intrusi.
·      Non è semplice, per tanti amalfitani e per i loro familiari non residenti, dimenticare le indicibili difficoltà per transitare e sostare nel centro storico del proprio paese, mentre è stato consentito il transito indiscriminato di chiunque si sia assoggettato al pagamento dei tre euro per l'acquisto del grattino. Non è così che si riduce il grado di inquinamento dell'aria nel centro storico.
·      Non è semplice dimenticare il notevole danno economico causato ai numerosi esercizi commerciali della zona più interna, che hanno visto diminuire sensibilmente clientela e volume di affari.
·      Non è semplice dimenticare la totale disattenzione verso i gravi problemi di inquinamento marino, atmosferico ed acustico. Da  anni la maggior parte dei liquami fognari scarica direttamente in mare, nella condotta sottomarina, senza passare attraverso l'impianto di depurazione.
·      Non è semplice dimenticare che i lavori per la costruzione dell’Ascensore per il Cimitero, iniziati nel 1983, a distanza di 28 anni non sono stati ancora completati, privando, soprattutto le persone anziane della possibilità di andare a pregare sulla tomba dei propri cari.
·      Non è semplice dimenticare che poco o nulla è stato fatto per incrementare le fonti di nuova occupazione, specie per i giovani.
·      Non è semplice dimenticare la mortificante disattenzione, tranne poche fortunate eccezioni, nei confronti dei professionisti locali e delle imprese e ditte amalfitane, troppo spesso costretti a starsene da parte per fare spazio a tanti professionisti ed imprese di fuori.
·      Non è semplice dimenticare le persistenti condizioni di degrado e di abbandono delle Frazioni, compresa la zona Madonna del Rosario, ancora troppo trascurate da questa Amministrazione, nonostante le loro grandi potenzialità di sviluppo.
·     
E l'elenco interminabile delle carenze e dei disagi potrebbe continuare per ore fino a concludersi con la palese incapacità o mancanza di volontà di fare uscire la nostra città da un insopportabile clima di scontro, causato soprattutto dalla indisponibilità ad un civile e rispettoso confronto.
È questo stato di cose che la nostra lista civica "A come Amalfi ", vuole contribuire a cambiare attraverso un civile e sereno confronto con tutti.
L’idealismo da cui siamo mossi deve trovare soluzione nel pragmatismo della politica del fare… è molto facile riempirsi la bocca di parole come “unità”, come “bene comune” ma è altrettanto facile sprofondare nell’abisso che separa l’IDEA dall’AZIONE.
E’ nostro dovere, quindi, ed è nostro obiettivo quello di praticare la “democrazia”, praticare la “partecipazione”, praticare la “condivisione”. Per questo a noi della lista “A come Amali” non fa paura l’opinione della gente, per questo non temiamo di prendere decisioni insieme a voi, per questo non temiamo di aprirci al confronto.
Alla base dell’aggregazione della nostra lista vi è un insieme condiviso di valori e di principi… valori e principi che ci fanno guardare alla COLLEGIALITA’ come METODO, al SOCIALE come CAMPO D’AZIONE, al RINNOVAMENTO del modo di fare politica come OBIETTIVO.
Per parte mia, se eletto grazie alla vostra fiducia, intendo applicarmi particolarmente al raggiungimento di alcuni obiettivi:
·      In primis, la sospirata realizzazione, a qualsiasi costo, sottolineo a qualsiasi costo, della strada di circumvallazione, indispensabile per una civile sopravvivenza della nostra città.
·      Va, intanto,  assolutamente migliorata la viabilità interna al Centro Storico, revisionando e modificando, laddove necessario, il Regolamento per il transito nella Zona a Traffico Limitato, ripristinando l’isola pedonale in alcune ore della giornata.
·      Va perseguito un sollecito abbattimento delle barriere architettoniche, dovunque sia possibile, per facilitare la mobilità dei diversamente abili.
·      Va data priorità alla utilizzazione di professionisti, imprese e fornitori locali, a rotazione, e secondo le specifiche competenze.
·      Per quanto riguarda la riqualificazione del Waterfront e del bacino portuale, la mia posizione è quella di non perdere l’opportunità di riqualificare e potenziare la nostra risorsa mare, ma a condizione che ciò venga effettuato senza stravolgimenti infrastrutturali e senza in alcun modo penalizzare i concessionari esistenti nel bacino portuale, anch’essi desiderosi di migliorare le loro attività. Ritengo, quindi, che la scelta giusta per il porto di Amalfi, più che la realizzazione di opere fortemente impattanti per il paesaggio e l’ambiente, sia la messa in sicurezza con interventi minimali, la riqualificazione delle attività e delle strutture esistenti, con il potenziamento delle stesse e, quindi, l’utilizzo di nuova forza lavoro, avendo particolare attenzione a favore di un incremento dei traffici crocieristici.
·      Per quanto riguarda l’argomento Sanità, di primaria importanza per la nostra comunità e per l’intera Costiera Amalfitana, mi sarei aspettato che sia il candidato  sindaco Alfonso Del Pizzo che il sindaco uscente Antonio De Luca, entrambi medici, avessero speso qualche parola in merito, ma evidentemente per loro non è argomento per cui valga la pena discutere.
Molte persone, soprattutto nell’ambito sanitario, sono a conoscenza del mio impegno profuso (a differenza di altri, stando lontano dal clamore di telecamere e di altri organi di informazione) per una Sanità migliore ad Amalfi ed in Costiera Amalfitana, cercando di salvaguardare  l’autonomia gestionale del nostro Distretto Sanitario e di evitare uno smantellamento del presidio ospedaliero di Castiglione.
A tal proposito mi feci promotore, nel mese di Novembre 2009, di far indire un Consiglio Comunale sull’argomento. Ebbene, in quell’occasione, al mio esauriente intervento non seguì da parte del sindaco né da parte dell’intera maggioranza  (tutto verbalizzato) alcun cenno di adesione o di compartecipazione alle mie preoccupazioni ed ancor meno alcun provvedimento utile per evitare quella che è oggi la situazione della Sanità in Costiera: cioè il nostro Distretto Sanitario è stato, purtroppo, accorpato a quello di Cava dei Tirreni – Vietri sul Mare e regna un’ incertezza totale per quanto riguarda il funzionamento del Presidio Ospedaliero di Castiglione che è vero che è stato accorpato all’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, ma non si sa ancora quali funzioni vi saranno esplicate e quali, invece, saranno eliminate.
 Infatti  stando al Piano Attuativo dell’ASL SALERNO del 27.09.2010, il Presidio Ospedaliero sarà convertito in Struttura Polifunzionale (PSP), l’attività Chirurgica sarà eliminata, il Pronto Soccorso sarà declassato a Saut con la presenza del rianimatore.  Il Laboratorio Analisi, sempre secondo il predetto Piano Attuativo Aziendale, si avvarrà di strumenti semplici, utili soltanto per effettuare un numero ristretto di esami, gestiti da personale non di laboratorio. La Radiologia, invece, funzionerà con un sistema di refertazione a distanza.
Ebbene ciò non solo è illegittimo ma è anche pericoloso  perché se è vero, da un lato, che  si avrebbe una riduzione del costo del personale, in quanto scomparirebbero le figure dei tecnici di laboratorio e dei radiologi, dall’altro, però, si offrirebbe un servizio scadente all’utente e si metterebbe in pericolo la vita dei cittadini con il rischio di diagnosi sbagliate svolte da personale non abilitato. E “dulcis in fundo” tale Piano Attuativo prevede, addirittura, che sia il Laboratorio Analisi che il Servizio di Radiologia  sarebbero  garantiti  ma  solo nei giorni feriali e soltanto per 12 ore al giorno. Lascio a voi le considerazioni del caso!
In pratica, l’assistenza d’urgenza in Costiera verrebbe nuovamente affidata all’impiego di autoambulanze attrezzate ed a qualche elicottero che, oltretutto, non può volare di notte o in condizioni meteo avverse e quindi non può essere sempre utilizzabile per le urgenze.
In questo modo Amalfi e la Costiera tornerebbero indietro di almeno 10 anni e  tornare all’assistenza approssimativa di 10-15 anni fa, comporterebbe, certamente, negative conseguenze sui flussi turistici che oggi scelgono il soggiorno in Costiera, oltre che per le sue incomparabili bellezze, anche per la certezza di un’adeguata assistenza sanitaria di primo intervento. Una contrazione dei flussi turistici determinerebbe di conseguenza un inevitabile calo dell’occupazione anche nei molteplici settori dell’indotto.
Insomma è tutto ancora da chiarire e da pianificare nel dettaglio.
Però, stando a quello che è scritto nel Piano Attuativo Aziendale, i presupposti non sono affatto incoraggianti.
Per quanto riguarda, invece, la Medicina Territoriale e quindi il nostro Distretto Sanitario, che, come ho detto in precedenza, è stato già accorpato a quello di Cava dei Tirreni – Vietri sul Mare, la mancanza di un’autonomia gestionale  potrebbe comportare, nel tempo, sul piano funzionale, il ridimensionamento, se non addirittura la soppressione, di importanti servizi di cui sono in effetti beneficiari sia i cittadini residenti che i turisti, fatto questo che determinerebbe serie ripercussioni a carico delle fasce deboli  e della stessa offerta turistica, con conseguente ricaduta negativa sull’occupazione, già aggravata dalla crisi economica ancora in atto.
Ebbene, a dimostrazione del mio impegno e grazie al fattivo interessamento del collega ed amico dott. Giovanni Baldi, Consigliere Regionale nonché componente della Commissione Sanità della Regione Campania, si è riusciti a far  introdurre nella Finanziaria Regionale del 2011, l’art. 212   che rimette in discussione sia gli ambiti ASL che quelli dei Distretti Sanitari, il che rappresenta, certamente, un primo importante passo verso il ripristino dell’agognata autonomia gestionale  del nostro Distretto Sanitario.

Sarà mio impegno personale, come assessore alla Sanità, qualora voi lo vogliate, se ci darete la possibilità di amministrare, concordare con i vertici dell’ASL il trasferimento degli sportelli, delle Unità Operative, degli ambulatori specialistici (potenziandoli) e della guardia medica dall'attuale sede di Via Casamare ai locali di proprietà dell'ASL in Piazza Municipio e Supportico Sant'Andrea, resi liberi recentemente, destinando i locali di Via Casamare ad altre funzioni di pubblico interesse.
Impegno che certamente continuerà con maggiore incisività e determinazione, qualora fossi eletto, a più ampio raggio, per portare avanti questa dura battaglia al fine di avere una Sanità in Costiera degna della sua storia e della sua bellezza. 
§      Infine, e non per  ultimo obiettivo, auspico il costante coinvolgimento, al fianco del Comune, di quanti intendono collaborare, fattivamente, alla ricerca delle soluzioni più efficaci per contribuire a restituire a questa Città un'immagine ed una qualità della vita degne della sua fama, della sua storia e delle sue tradizioni.
Noi della lista “A come Amalfi” sentiamo l’esigenza di stare in mezzo alle persone per ascoltarne i problemi, i bisogni e le speranze, per coinvolgerle nelle scelte e nelle decisioni che eventualmente saremo chiamati a prendere.
In questa Piazza è rappresentato il mondo del lavoro, della scuola, ci sono liberi professionisti, commercianti, studenti e pensionati; ognuno di voi è portatore di un interesse e di una aspettativa che convogliata in un programma politico potrà dettare le linee guida dell’azione della nostra futura amministrazione comunale.
La politica, come tutti condividerete, è essenzialmente un “servizio”, un servizio che nessuno ci obbliga a prestare, perciò chi decide di mettersi in gioco deve farlo con la consapevolezza di dover dare il meglio. Nella nostra compagine c’è il giusto mix tra entusiasmo ed esperienza che ci consentirebbe, qualora voi ci deste fiducia, sin da subito di rendere quel “servizio” efficiente che la nostra comunità merita.
Auspico, care amiche e cari amici, che da questo incontro ognuno di voi possa andare via con la consapevolezza di poter essere protagonista in prima persona di ciò che accadrà d’ora in avanti. Unendo le nostre capacità, le nostre competenze e, soprattutto, le nostre intelligenze stabiliremo insieme il modo di governare la nostra città.
Non sarà facile realizzare il nostro progetto, ma nulla è impossibile a chi ci crede, abbiamo il dovere di lavorare tutti, di lavorare uniti per dare alla nostra città il futuro che merita.
Quindi, cari concittadini, il 15 e 16 aiutateci, con il vostro voto, a cambiare pagina, a ridare una nuova immagine alla nostra Città, un’immagine degna del nome di Amalfi.
Buona riflessione a tutti!
Viva Amalfi, viva la lista “ A come Amalfi “.

Intervento del candidato Consigliere Salvatore ACETO

Cari amalfitani,
un caloroso, doveroso saluto porgo ai numerosi concittadini e amici presenti in questa Piazza Duomo, sempre meravigliosa.
Altrettanto caloroso è il saluto che va alla mia candidata Sindaco Antonietta Amatruda ed ai miei amici di viaggio con cui percorro questa splendida avventura politica.
Voglio anche salutare gli altri tre candidati Sindaci: il caro amico Andrea Franzese, il dott. Alfonso Del Pizzo ed infine ma non ultimo Giovanni Torre, con il quale abbiamo condiviso in questi ultimi anni gioie e dolori, forse più dolori che gioie.
La scelta di campo fatta da molti in questa campagna elettorale è andata oltre le possibili previsioni, ma non sta a me giudicare, evidentemente non le condivido.
Non è nei nostri intenti personalizzare scelte soggettive che riguardano unicamente la coerenza ed il rispetto che ognuno ha di se stesso e dei propri ideali, nel caso se ne abbiano.
Non intendiamo però assoggettare i rapporti personali a scelte fatte in condizioni particolari, quali quelle elettorali. Per troppi anni ci siamo battuti per un’Amalfi più tollerante e meno belligerante.
Il mio intervento di questa sera, tratterà in modo semplice, ma entrando nel vivo della gestione economica della nostra città, il contenuto di quelli che, a chi non esperto, potrebbero sembrare aridi numeri, talvolta poco comprensibili. Però i numeri, quando si sanno interpretare danno utili indicazioni, poiché i numeri non mentono.
In questi anni, sia per affinità professionale, sia per passione ho assunto informazioni documentali o dal sito istituzionale del Comune o da documentazione che saltuariamente è stata messa a mia disposizione.

E inizio parlandovi della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani, e della raccolta differenziata.
Il dato previsto dall’Amministrazione Uscente per il 2011 - sulla base delle previsioni definitive 2010 - riporta una spesa complessiva annua pari ad € 2.358.092,62 coperta quasi integralmente dalla TASSA pagata da noi cittadini.
Nonostante l’impegno delle maestranze, il risultato, come è evidente a tutti è insoddisfacente, poiché in rapporto alla spesa affrontata dal Comune, la raccolta differenziata è a livelli minimi e inoltre il capitolato di appalto, che prevede molti adempimenti, non viene fatto rispettare.
In particolare la percentuale della differenziata -si vedano i dati ufficiali del comune- per l’anno 2009 è il 39,83%, mentre per il 2010 il 55,39%.
Si poteva fare sicuramente molto di più, pensate che la nostra vicina Praiano, nel 2010, nella classifica generale dei comuni virtuosi si è posizionata al 25° posto con il 70% circa di differenziata (la Fonte è Legambiente Campania in collaborazione con la Regione Campania e ANCI Campania).
Occorrerà ricavare di più dalla raccolta differenziata. Una migliore gestione di tutto il ciclo integrato dei rifiuti, un controllo attento di tutta la filiera apporterà risparmio per i cittadini perché la spazzatura se conferita in modo differenziato cartone-vetro-plastica-alluminio viene pagata al comune.
Inoltre, per ridurre ulteriormente i costi del servizio, noi avvieremo il compostaggio della frazione umida fornendo, a titolo gratuito, a tutti coloro che hanno un giardino o del terreno, una compostiera. Attrezzeremo un’isola ecologica per il conferimento dei rifiuti ingombranti, predisporremo piani ecologici ad hoc, che sono sovvenzionabili. Ulteriori risparmi si otterranno dai premi in finanziamenti previsti per i comuni virtuosi.
Ci chiediamo perché fino ad oggi tutte queste possibili iniziative non sono state messe in atto. Noi attiveremo questi meccanismi virtuosi che ci consentiranno di ridurre i costi per i cittadini della Tassa sui Rifiuti.
Tassa che, negli ultimi cinque anni è aumentata del 100%, vale adire che è raddoppiata. LA TASSA SUI RIFIUTI AD AMALFI NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI È RADDOPPIATA.
E questo è bene che lo sappiate.

E passiamo al Servizio Acquedotto. AUSINO
In questi ultimi dieci anni, il Presidente di questa Società è stato un politico di rilievo, il padrino di Progetto Amalfi, mentre l’unica donna candidata nella lista del Dott. Del Pizzo è il Responsabile tecnico del servizio AUSINO. Servizio non certo soddisfacente, soprattutto in termini di costi.
Mi si dirà, Aceto vedi che l’Ausino non c’entra niente con le finanze del Comune. E questo potrebbe essere pure vero, ma solo se l’amministrazione comunale si lava le mani - guarda caso - dall’azione di controllo sui servizi espletati dall’Ausino. Servizi inefficienti, inadeguati e scarsi, strapagati dai cittadini a danno soprattutto, ovviamente, delle fasce più deboli della popolazione.
Per cui è nostro preciso impegno concertare con l’Ausino i servizi, le tariffe e soprattutto, e questo ve lo garantiamo, controlleremo che le manutenzioni vengano fatte, che gli interventi siano celeri, all’altezza delle tariffe richieste ai cittadini.

E veniamo alle Opere in corso di esecuzione, da anni, e non completate.
Consentitemi una premessa. Queste sere è capitato di sentire, che ci sono persone che hanno maggiori capacità o titoli per fare il sindaco. Ebbene, NON ESISTE NESSUN DIPLOMA, NESSUNA LAUREA, NESSUNA SPECIALIZZAZIONE CHE DIA L’ATTESTATO PER FARE IL SINDACO.
Il Sindaco, un buon Sindaco, è chi sa ascoltare, è chi sa mettere a disposizione dei cittadini la propria formazione professionale e la sua esperienza pratica nel mondo del lavoro, la sua volontà, il suo impegno, IL SUO TEMPO. E chi vuole intendere intenda.
Ora, senza entrare nel merito di ciascuna opera su cui pure si potrebbe dire, sui tempi di realizzazione, sulla lievitazione dei costi, sulla qualità finale delle opere. Tenuto conto che Progetto Amalfi (Sindaco e Vicesindaco) può vantare lo sfratto del Cappuccini (grande opera! I lavori li hanno fatti i concessionari), il Luna Rossa e qualche COMPLETAMENTO di strada interpoderale, mi pare che non ci sia granché da essere fieri se questi risultati si spalmano lungo 15 anni di amministrazione.
In contrapposizione alle opere vantate dall’amministrazione uscente, le opere lasciate incompiute dall’amministrazione comunale ammontano a 30, come riscontrabile dal sito ufficiale del Comune.
Su un totale di opere con impegno di fondi che vanno dal 2002 ad oggi, pensate, di € 21.953.755,58 (42 miliardi delle vecchie lire), sono stati pagati dal comune ben € 17.104.128,25 e ancora non abbiamo la definitiva realizzazione o il perfezionamento burocratico.
Mi limiterò, per questione di tempo, a parlare di quelle più importanti.
1-   Depuratore - località Cieco. Dal 2002 sono stati impegnati fondi (provenienti dal Patto Territoriale) per complessivi € 1.192.498,98, spesi 343.351,69. Opera mai completata con grave danno per l’inquinamento, per il turismo e per i malcapitati residenti, date anche le esalazioni ed il cattivo odore.
2-   Approdi di Ulisse e Sistemazione pavimentazione del Centro Storico. Addirittura del 2005, spesa complessiva impegnata per € 441.811,73, liquidata con applicazione dell’avanzo del comune -in attesa ancora di un finanziamento regionale che, ahi noi!, non arriverà mai più. Mi chiedo, ma queste opere dovevano essere fatte con fondi regionali oppure no? Perché a rimetterci è stato il nostro Comune?
3-   Risanamento costone Via Longfellow. Dal 2007 impegnati Fondi Regionali L. n.365 per € 250.000,00, pagati solo € 133.566,81 e ancora resta il saldo da pagare.
4-   Strada interpoderale Monterosso-Montefinestre. Con impegno di spesa rinveniente da B.O.C. ed Avanzo di Amministrazione per un totale di € 686.400,00, liquidati ben 567.979,14. Ancora non vi è stata la chiusura dei lavori ed una decorosa ultimazione di questa importante piccola arteria.
5-   Realizzazione ascensore per il Cimitero. Spesa impegnata nel 2004 per € 1.294.825,41- liquidati € 895.294,99. Pensate, uno dei cavalli di battaglia di Progetto Amalfi nella passata tornata elettorale, ebbene miei cari concittadini, non se ne sa completamente niente se non di un avvicendamento di appalto con una vertenza della vecchia ditta appaltatrice per ben 500.000,00 euro. ED OGGI HANNO ANCORA IL CORAGGIO DI VENIRCI A RACCONTARE, DA QUESTO PALCO, CHE SONO FIERI DI QUELLO CHE HANNO FATTO IN QUESTI QUINDICI ANNI. E CHE HANNO FATTO, SI SONO PREPARATI I BEI DISCORSI PER I COMIZI?

-Questione Porto-
Folgorato sulla via di Damasco, il sindaco, dott. Antonio De Luca, due giorni prima delle elezioni, dichiara di voler tutelare i concessionari portuali.
E Si è dimenticato, evidentemente nell’ebbrezza elettorale, che sono occorsi quattro anni di dura battaglia per cercare di distoglierlo dal realizzare quel progetto. Ho fornito io all’opposizione di allora, oggi schierata, chi con questo e chi con quello, la documentazione necessaria per arrestare il vilipendio del nostro paesaggio, della nostra economia, dei nostri lavoratori, della nostra città.
In ordine alla candidatura di Marcello Gambardella, lo cito perché chiamato in causa direttamente da Antonio De Luca, con tutto il rispetto personale per Gambardella, mi permetto di far notare che, a nostro avviso, non può essere il garante dei concessionari portuali, poiché Gambardella si interessa di trasporti marittimi e per la sua attività non utilizza aree in concessione.
Noi possiamo ribadire ciò che abbiamo già dimostrato con i documenti prodotti nel 2006: la progettazione avviata dalla passata amministrazione De Luca sindaco – Camera vicesindaco (li cito entrambi per par condicio onde evitare che uno dei due - se’ piglia collera-), non è la giusta soluzione per Amalfi. Il project financing avviato dalla passata amministrazione sarebbe la morte per Amalfi, dal punto di vista paesaggistico e per il negativo impatto che avrebbe sul sistema socio-economico locale.
Il comune di Amalfi, se quel progetto fosse realizzato, non avrebbe la gestione dei parcheggi, quindi entrate ridotte per il comune e scomparirebbero le piccole imprese locali, che generano un benefico indotto sul territorio. Entrambe queste realtà producono ricchezza per la Città.
Noi, invece, per la riqualificazione del porto avvieremo la formazione di una società mista pubblico-privata tra Comune e le imprese locali interessate. In tal modo riusciremo a tutelare le attuali imprese, gli attuali concessionari e si garantirà la fruizione pubblica delle aree portuali. SOLO IN QUESTO MODO AMALFI RIMARRA’ DEGLI AMALFITANI.

-Amalfi Mobilità S.r.l.
Sulla società cosiddetta in-house, totalmente partecipata e quindi controllata dal Comune, ci sarebbe molto da dire.
Cercherò di essere breve.
Innanzitutto ci saremmo aspettati dagli ex consiglieri di minoranza, eletti nello scorso mandato, che si fossero battuti per assicurare alla Società un Consiglio di Amministrazione, in luogo di un amministratore unico, per garantire la rappresentanza democratica.
E invece questa società comunale, di cui noi tutti cittadini siamo proprietari, è utilizzata come mezzo promozionale a scopi elettorali, da ultimo, il bando per l’assunzione di personale a pochi giorni dalle elezioni. Facendo leva sulle necessità dei cittadini. Sui bisogni dei più deboli.
Con la stessa spesa oggi sostenuta per l’Amministratore unico (2.036,00 lordi mensili), avremmo potuto avere un Consiglio di amministrazione composto da tre membri, coinvolgendo giovani professionisti del luogo e garantendo la pluralità.
Aziende come Amalfi Mobilità, al Nord ed al Centro Italia, sono il fiore all’occhiello dei comuni. Anche la nostra se fosse gestita bene potrebbe offrire maggiori opportunità di occupazione, soprattutto per i nostri giovani.
Amalfi Mobilità S.r.l. è una cosa seria. Innanzitutto perché dà lavoro a molti amalfitani, che hanno diritto di sapere se questa azienda è gestita bene, per la loro serenità e la serenità delle loro famiglie.
E poi perché, un’azienda che produce liquidità netta annua per le casse del comune per € 785.830,49 (fonte P.E.G. Comune), ha il dovere di pianificare, in modo trasparente e non clientelare, l’assunzione di nuove maestranze a partire dai giovani, dai disoccupati, tenendo conto se hanno famiglia e figli da mantenere.
Questo deve fare una società di proprietà del Comune.
Un altro aspetto che mi preme sottolineare della S.r.l. Amalfi Mobilità sono i problemi legati alla gestione della logistica (carico e scarico merci) ed al servizio mini bus.
Ebbene, come può un’azienda senza esperienza inventarsi la logistica merci? La “logistica”, è una scienza. È materia di studio presso le facoltà di economia.
Pertanto, quand’anche il carico e scarico merci sia in fase di sperimentazione, è assolutamente ingiustificabile, inaccettabile, che per tale attività il comune incassi appena € 5.359,07 a fronte di € 53.335,14 di spese.
Ditemi voi come è possibile?
È come se un padre di famiglia guadagnasse 1.000 euro e ne spendesse 10.000. Che fine fa quella famiglia?
E questa è la nostra amministrazione comunale!
Stessa cosa avviene per il bus elettrico, obsoleto e costosissimo, si vedano le spese per la manutenzione periodica a cui e sottoposto. Nello specifico occorrerà sostituire al più presto il minibus con uno nuovo, non necessariamente elettrico, bensì ibrido, con tutte le caratteristiche per il rispetto degli standard’s ambientali.

Sala Ibsen – Arsenali – Bagni Pubblici etc.

Sono questi argomenti che denotano la trasparenza, la democraticità e la rettitudine politica di un’amministrazione.

Come è possibile che da anni non si è mai provveduto a predisporre un bando di gara pubblica per dare possibilità di lavoro a cooperative, associazioni o società costituite da giovani amalfitani. Si preferisce da parte dei nostri amministratori tenere le briglie del lavoro precario per far leva sul bisogno dei cittadini - in queste occasioni.

EBBENE. Questo è il momento in cui il potere passa al popolo. Manifestate con il voto, PROCLAMATE NEL SEGRETO DELL’URNA LA VOSTRA LIBERTÀ.


Passiamo ad altro argomento. Il Contenzioso

Senza dubbio questa Amministrazione non sarà ricordata come quella delle grandi opere, come ama affermare il nostro Sindaco uscente, né tantomeno per la brillante situazione finanziaria del bilancio come enfatizzato a più riprese dal Vice Sindaco uscente.
Questa amministrazione resterà nelle cronache per aver prodotto il più alto contenzioso e, quindi, il più grave danno economico arrecato alla nostra Città “dai tempi di Garibaldi”, come ama dire qualcuno.
A pag. 5 del parere al Bilancio di Previsione 2011, a firma del Revisore Unico del comune, viene riportato, in maniera stringata, un piccolo elenco delle passività potenziali rinvenienti da vertenze in danno alle casse comunali
Noi abbiamo contezza che, oltre l’elenco citato dal Revisore, ci sono contenziosi in itinere che se non affrontati nella giusta maniera porteranno, inevitabilmente, il Comune a dichiarare per la seconda volta negli ultimi venti anni il dissesto finanziario. In altre parole fallimento, aumento delle tasse e delle tariffe dei servizi per noi cittadini.
Prepariamoci, cari concittadini, a pagare per l’inerzia ed il disinteresse dei nostri attuali amministratori. Prepariamoci a pagare se le cose non cambieranno.
Non voglio entrare nel merito di tutte le singole vicende dei contenziosi, che richiederanno esborsi per le casse comunali, ma dovete consentirmi di citarne almeno qualcuna perché è giusto che lo sappiate, soprattutto se deciderete di darci il vostro voto.
1 – Compenso per prestazioni all’Avv. Esposito, da quanto mi risulta si parla di importo certamente superiore a € 600.000,00 euro;
2 – Contenzioso ascensore cimitero con la precedente ditta appaltatrice dei lavori. La richiesta della Ditta ammonterebbe a circa 500.000,00 euro;
3 – Numerosi contenziosi per sinistri – infortuni dovuti alla incuria e cattiva manutenzione del nostro patrimonio.
Ricordo che, non più di tre mesi fa, io e mio fratello durante un colloquio con un dirigente del Comune ci disse testualmente: “Per un’amministrazione la manutenzione delle strade, dei terreni, delle fogne ecc. non paga in termini elettorali, perché non si vede”.
Non commento. Lascio a voi ogni considerazione.

4 – Questione Sacaim / Comune di Amalfi sul progetto di finanza per il porto, contenzioso potenziale quest’ultimo dalla portata economica-finanziaria dirompente per le casse comunali, nel caso non si addivenisse ad un buon accordo. Accordo che non deve significare svendere l’area portuale.

Questa amministrazione, credetemi, sarà ricordata per essere stata la più capace a surriscaldare gli animi, nel fomentare discordia tra i cittadini, per avere incrinato o annullato rapporti con istituzioni, categorie e con i singoli cittadini e per quanto mi concerne con le famiglie, tentando di isolarle - ghettizzandole.
Forse non tutti sanno che Amalfi, una volta città capoluogo della Costiera Amalfitana, oggi si distingue per contenziosi, per lettere anonime e denuncie.
Le pur necessarie decisioni che una buona amministrazione deve assumere, vanno mediate dall’ascolto, dal confronto, dalla considerazione di tutte le esigenze e le aspettative dei singoli e della collettività. Ma sempre nell’interesse di tutti e mai contro qualcuno.
Queste caratteristiche sono proprie di Antonietta Amatruda, l’unica autentica novità in questa campagna elettorale.
È per questo, che io insieme agli altri amici della lista “A come Amalfi”, vi chiedo di darci la vostra fiducia. Di dare fiducia a chi per la prima volta ve la chiede. Di metterci alla prova, di preferirci all’amministrazione uscente che ha già dimostrato di non rispettare gli impegni assunti con i cittadini in questi ultimi quindici lunghi anni.
Domenica e lunedì votate la lista n.4, votate la lista “A come Amalfi”, votate Antonietta Amatruda Sindaco.

venerdì 13 maggio 2011

Interventi dei candidati MINUTOLO e ABBAGNARA

Carissimi Amalfitani buonasera,
è innanzitutto un onore per me essere qui, su questo palco d’avanti a tutti voi.
E’ doveroso quindi un ringraziamento da parte mia per l’emozione che ancora una volta mi state regalando. Non a caso dico “ancora una volta”.
Già cinque anni fa infatti fui onorato dello stesso privilegio, presentandomi a voi come candidato consigliere nella lista “Amalfi nel Cuore”, quando a soli 25 anni conseguii un risultato straordinario: 110 preferenze accordatemi furono un record per un giovane come me.
Quell’esperienza rappresentò per me un momento altamente formativo, al pari della militanza politica che da più di un decennio accompagna il cammino della mia vita e dalla quale ho appreso il rispetto per le regole, lo spirito di sacrificio e l’amore per una comunità. L’esperienza di partito mi ha aiutato a superare particolari momenti della mia gioventù, facendomi crescere sotto il profilo sociale e culturale, da cittadino tra i cittadini. In questi anni ho imparato che l’ascolto è la prima delle regole che un politico deve apprendere.
Vivere nella società di oggi significa prestare attenzione alle esigenze della collettività e spendersi sempre ed in maniera disinteressata alla risoluzione di una qualsiasi problematica sottopostaci. Vivendo da cittadino tra i cittadini si impara ad essere parte di un unico corpo che, anche se agisce e pensa in maniera non univoca ci trasmette una dignità ed una umiltà a cui è impossibile rimanere indifferenti.
Della magnifica ed entusiasmante esperienza di cinque anni fa porterò con me un ricordo unico. Quelle sensazioni hanno generato dentro di me un patrimonio di idee e di valori, come la speranza, l’amicizia, la serenità, la concordia ed il rispetto misti ad un entusiasmo unico e prettamente giovanile che ha fatto si che questi princìpi siano entrati a pieno titolo nel mio patrimonio personale. Li porterò con me lungo il percorso della mia vita perché io, in quegli ideali, ci credo ancora fermamente. Sono convinto che la ricetta per costruire un futuro migliore abbia quegli ingredienti ed io li voglio utilizzare costi quello che costi.
Quindi, in linea di continuità con quello che è stato il mio cammino politico dalla prima ora ad oggi, ho deciso insieme ad alcuni amici che da tempo mi accompagnano, di mettermi a disposizione della Professoressa Amatruda per la formulazione della lista “A come Amalfi”, unica mia collocazione possibile, in coerenza piena con quello che sono e con ciò che rappresento.
Sono fermamente convinto che uno dei principali criteri per la valutazione popolare di un politico sia la coerenza, la capacità cioè di saper seguire la propria linea retta senza sbandamenti. Molte sono state le sirene che durante la nostra navigazione hanno provato ad ammaliarci con il loro canto. Questo canto voleva illuderci che magari alcuni muri potevano essere abbattuti. Dei muri apparentemente insormontabili costruiti soltanto su un banale preconcetto nei nostri confronti. Quando poi tra una miriade di difficoltà e di rallentamenti ci siamo accorti che non era a noi che si era interessati ma bensì ai nostri voti, quando abbiamo capito che essi erano mossi non da buone intenzioni ma dall’insicurezza e dalla paura che la loro nave per la prima volta senza il timoniere si sarebbe potuta arenare, li abbiamo messi da parte senza rimpianti né rimorsi, anche grazie alla saggezza di uno dei nostri capitani coraggiosi, il mio amico candidato Colavolpe che per primo ci aveva sconsigliato quella via.
Il canto della sirena ci avrebbe condotto alla scogliera!
Mai e poi mai svenderemo la nostra identità a chicchessia. L’unico bene supremo che riconosciamo è quello degli amalfitani, al cui altare tutto è secondario, tutto è dovuto.
Sono fermamente convinto che Amalfi per risorgere ha necessità di un chiaro avvicendamento nella gestione amministrativa della cosa pubblica.
L’alternativa al sistema, nelle idee, nei programmi, nelle donne e negli uomini c’è: il suo nome è “A come Amalfi” che ha come alfiere del cambiamento Antonietta Amatruda, donna di ampie vedute, di straordinarie capacità, ma soprattutto di una umanità fuori dal comune, dote necessaria al giorno d’oggi per restituire alla politica un volto buono e per favorire la rifioritura di quel filo diretto tra amministratori e cittadini oggi interrotto a causa della scarsa, inesistente, forse ad arte estirpata comunicazione tra Amministrazione e cittadini.
La discontinuità di cui parlo inoltre avrebbe come primo risultato, quella tanto agognata ed attesa pacificazione sociale di cui oggi necessita l’intera comunità, stufa delle divisioni, degli strappi e dei colpi di testa che altro non fanno che turbare continuamente le coscienze dei cittadini.
Date quindi queste doverose illustrazioni a tutti voi cari concittadini, passiamo a ciò che più mi interessa, parliamo di cose concrete, ai fatti che interessano tutti noi.
In queste serate ho preferito ascoltare i comizi delle altre liste dalla scalea del Duomo, per confondermi tra di voi ed ascoltare gli umori della piazza. Ho potuto toccare con mano la delusione di molti di voi quando, al termine di ogni comizio, ci si domandava: si ma i fatti? E le proposte?
Io credo che nel 2011 la piazza serva come megafono per spiegare i punti programmatici di ciascuna lista. In base a questo concetto, seguendo la logica della “causa – effetto” io stasera Vi illustrerò gli spunti del nostro programma riguardanti le tematiche che mi stanno più a cuore: le politiche sociali e del lavoro e soprattutto le politiche giovanili, perno dell’azione amministrativa di una nostra prossima amministrazione, categoria sociale della quale mi onoro di essere annoverato per ragioni anagrafiche e di mentalità.
Per quanto riguardano le politiche sociali, a dire la verità, l’impegno profuso dal delegato incaricato, Alberto Alfieri, ha prodotto alcuni effetti, io sono stato da sempre abituato a dare a Cesare ciò che è di Cesare. Venerdì sera ho ascoltato anche il suo intervento, in cui illustrava l’impegno profuso per gli anziani, per i diversamente abili e per i bambini. Carissimi concittadini amalfitani, con tutto il rispetto per il lavoro altrui e per gli altrui disagi, nel 2011 in un comune come il nostro non possiamo, non è concesso avere una visione così riduttiva delle politiche sociali.
Se io oggi domandassi ad un bambino qual è il fenomeno sociale che suscita maggiore interesse con i tempi che corrono, anche lui, quel bambino, mi risponderebbe a botta sicura: Il LAVORO! Nel discorso del delegato alle politiche sociali questa parola non è stata citata una sola volta. Com’è possibile?
Il lavoro forse non è un fenomeno di natura sociale?
Concordo tuttavia con il delegato uscente sul fatto che oggi il sociale ad Amalfi ha una base di partenza e questo è importante per ciò che vogliamo fare noi. Ma la modernità impone tutt’altri ritmi.
La freneticità degli eventi porta ad una veloce e continua evoluzione delle condizioni socio – economiche della nostra società che variano al minimo soffio di vento. Tale fenomeno, ha messo in evidenza la necessità di razionalizzare maggiormente gli interventi, contestualizzandoli in una più ampia pianificazione sociale da indirizzare alla nostra comunità.
Da alcuni anni, in molte altre zone d’Italia si sta mettendo in pratica un nuovo modo di fare politiche sociali, anche i governi vi hanno dedicato un ministero ad hoc: si tratta di una vera e propria scienza ed è nota ai più con il nome di welfare.
Per essere più comprensibili, il welfare è un concetto che ha come fine il benessere collettivo da raggiungere con la progressiva riduzione delle disuguaglianze sociali e si disarticola attraverso la stretta sinergia di tematiche socialmente interconnesse tra di loro come quelle ambientali, quelle dell’occupazione, della sanità, dell’accesso alle risorse culturali, finendo alla pubblica istruzione.
Ma come abbiamo intenzione noi di utilizzare a vantaggio degli Amalfitani questa nuova formula? Ponendo davanti a tutti gli altri obiettivi il lavoro, fonte di reddito e di conseguenza prima direttrice per la riduzione della disuguaglianza sociale.
Il compito dell’istituzione è quello di studiare approfonditamente questo complesso fenomeno, individuando ogni possibile sbocco e tenendo sempre un occhio aperto sulle novità e sulle ultime opportunità che il mercato offre. A tal uopo ci doteremo di uno strumento unico, già da molti altri enti adottato, e che ci darà l’opportunità di essere aggiornati ed informati sempre ed in modo chiaro: noi avvieremo la procedura per la creazione del primo libro bianco sul mercato del lavoro ad Amalfi ed in Costiera.
Lo faremo consultando i migliori studiosi ed esperti di welfare.
Tale strumento a disposizione di tutti i cittadini, ci schiarirà le idee fornendoci nuove nozioni. Ci indicherà i settori di intervento più immediati per i quali sarà opportuno intraprendere azioni di perfezionamento e contemporaneamente ci informerà sui nuovi ed emergenti segmenti di cui la società necessita. Strettamente correlato a questo punto, abbiamo previsto in via prioritaria l’utilizzazione di tutte le competenze e le professionalità, di ogni forza imprenditoriale e del lavoro locale con l’obiettivo di rivitalizzare quanto più possibile una sempre più costante occupazione, con la prospettiva della destagionalizzazione del turismo.
       Per i più giovani, quelli che hanno necessità di un curriculum e di referenze per inserirsi nel mercato del lavoro, abbiamo previsto l’istituzione di società miste e/o cooperative alle quali dare in gestione tutti i servizi pubblici in appalto.
Non dobbiamo assolutamente sottovalutare le esigenze di chi è alla ricerca della prima occupazione, soprattutto alla luce dei sacrifici che le famiglie fanno per far studiare e mantenere i nostri ragazzi.
Inoltre, apriremo immediatamente uno sportello speciale che abbia come mansione quella di informare tempestivamente ed in tempo reale, anche on line attraverso apposite banche dati, di tutte le opportunità che l’Unione Europea mette a disposizione in materia di imprenditoria giovanile. Sono tanti, troppi i milioni di Euro che vengono messi a disposizione del sud e che ogni anno rientrano a Bruxelles perché non richiesti. Spesso noi ignoriamo completamente l’esistenza di questi fondi. Non possiamo più permetterci di non sapere. Una classe dirigente è tenuta a sapere sempre.
Questo è un altro dei danni prodotti dall’assenza di comunicazione. Se questo tipo di informazioni non circolano, è per via di una totale assenza di comunicatività creatasi ad Amalfi.
Ciò non deve più accadere.
Sul nostro territorio inoltre operano seppur tra mille difficoltà gli ultimi artigiani, maestri della manifattura, discendenti di una benemerita stirpe di abili lavoratori, testimoni nobili del lavoro dei nostri padri. Ne conosco a mente alcuni desiderosi di tramandare ai posteri le loro abilità. Hanno più volte segnalato le loro esigenze.
Hanno più volte gridato al mondo la loro rabbia, la rabbia di chi sa di essere custode di un’arte tramandatasi per varie generazioni e che oggi rischia l’estinzione.
Per sostenere queste legittime richieste, al fine di dare il nostro contributo nel tramandare quelle che sono alcune delle nostre antiche tradizioni e professionalità, avvieremo degli appositi incentivi per la riscoperta, la diffusione e la valorizzazione dell’artigianato locale istituendo delle funzionali scuole di bottega in stretta simbiosi con gli artigiani ancora in attività. Sarebbe un modo alternativo questo di fare anche cultura. I nostri competitors del turismo internazionale fanno tesoro delle tradizioni locali. Qui fino ad oggi sono state sempre tralasciate. Noi ci riproponiamo di far ripartire ad Amalfi la cultura partendo dal basso, cioè da ciò che ci appartiene.
Non dimenticheremo poi la formazione. Daremo vita infatti a specifici corsi di specializzazione gratuiti ed in più, stipuleremo accordi bilaterali con istituzioni ed aziende italiane e straniere al fine di specializzare il più possibile i lavoratori che riterranno opportunamente istruttive queste iniziative, che hanno l’obiettivo di ricercare e ricreare la qualità.
Di contorno, al fine di favorire il più possibile la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, abbiamo intenzione di istituire, con sede presso la casa comunale, di uno speciale forum permanente sulla famiglia nel quale far confluire le esperienze di tutti, degli speciali osservatori sull’associazionismo, sul no profit, sul volontariato. È importante per noi che i cittadini siano direttamente coinvolti nella strutturazione e nella costituzione del proprio futuro.
Ora però non voglio dilungarmi, voglio trattare l’argomento che più mi sta a cuore e per il quale impiegherò tutto me stesso: i giovani.
Carissimi giovani, ragazze e ragazzi di Amalfi.
Le amministrazioni comunali che negli ultimi anni si sono susseguite, hanno commesso tanti errori di valutazione sul vostro conto. Hanno creduto che i giovani non avessero bisogno di attenzioni particolari, hanno sperato che il grosso del lavoro lo facessero le famiglie, il resto la strada.
Nessuno ad Amalfi ha mai capito le nostre reali esigenze che sono poi le stesse di altri giovani residenti in Costiera e non molto diverse da quelle degli alti giovani in generale.
Noi giovani abbiamo innanzitutto bisogno di punti di riferimento, di esempi da seguire.
Noi giovani abbiamo bisogno di creatività, di fantasia, di estro e di intelletto. Noi giovani non abbiamo bisogno di una guida abbiamo imparato ad autodeterminarci da soli in questi anni di buio.
Il discorso che ho intenzione di rivolgere a tutti voi cari ragazze e ragazzi non parla di retorica e non è composto da paroloni.
Io voglio farvi un discorso che vi carica di responsabilità.
L’amministrazione che io sogno affida a voi il compito più difficile e più arduo che sia mai stato affidato a qualcuno: a voi tocca la sfida di operare per cambiare la mentalità della gente, quella mentalità che ognuno di voi almeno una volta nella vita ha criticato.
È la mentalità del lassismo, la mentalità del tira a campare e soprattutto la mentalità del dio denaro che ha tolto amore e passione alle donne ed agli uomini, CHE LI HA RESI SCHIAVI.
A noi giovani tocca di riaffidare all’uomo inteso nella sua concezione di essere umano, la giusta centralità che merita, quella centralità che ha smarrito a causa della non cultura, del mancato rispetto per le regole, dello scarso senso civico e del senso di abbandono che chi ha amministrato fino ad oggi ha trasmesso.
Mi preme ricordare una cosa a tutti voi, l’attuale crisi di valori che serpeggia indisturbata all’interno della nostra società vi tiene lontani dalla politica.
Personalmente, quando mi innamorai della politica ed iniziai la mia militanza in Alleanza Nazionale prima e nel PDL poi, io la intesi alla maniera degli antichi greci, i padri della civiltà occidentale.
Capii che il mio impegno politico sarebbe servito al miglioramento della vita di ognuno di noi, questo è il vero senso della politica. Altri sono i fattori che le attribuiscono connotati poco piacevoli.
Quando dichiarate a ragion, quindi, veduta che la politica non vi appassiona perché è sporca, ricordatevi che la politica, così come tante altre cose, la fanno gli uomini.
Se gli uomini antepongono alla passione, al disinteresse, allo spirito di sacrificio ed al senso del bene comune alcuni interessi corporativi, la responsabilità è di quegli uomini.
NON VI FIDATE!
Date l’opportunità a gente nuova di cimentarsi in quest’arte. In un mondo governato da politici, io ho l’onore ed il piacere di AFFIDARMI ad Antonietta Amatruda che non proviene dalla politica ma bensì dalla tanto vilipesa società civile.
SCENDIAMO IN CAMPO, SCENDETE ANCHE VOI IN CAMPO INSIEME A ME!
Non chiedetevi mai cosa può fare il paese per voi ma chiedetevi cosa potete fare voi per il paese.
Se avremo il coraggio di misurarci per riappropriarci della dignità che ci appartiene otterremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno, dal lavoro alla cultura, dai luoghi per lo svago al riposo.
Vi lascio con una citazione estratta da alcuni dialoghi di uno dei miei punti di riferimento politico–culturale che ammiro molto ed al quale mi rifaccio: egli, politico di razza ed esponente di una generazione di politici che non ha nulla a che vedere con quella moderna per qualità e passione, al termine della propria carriera, intervistato da un giornalista che gli chiedeva su quale messaggio trasmettere alle giovani generazioni, questi rispose:
“Ad un giovane del nuovo millennio il messaggio che io posso tramandare è uno solo, vivi come se tu dovessi morire subito, pensa come se tu non dovessi morire mai.”
GRAZIE AMALFI, GRAZIE AMALFITANI DOMENICA PROSSIMA METTETE UNA CROCE SULLA “A” E SE E’ POSSIBILE SCRIVETE MINUTOLO.
Grazie!




Cari Amalfitani,
prima di tutto voglio ringraziare la signora Antonietta Amatruda che mi ha voluto con sé nella sua squadra.
Il giorno in cui mi fu chiesto di candidarmi nella lista “A come Amalfi”, non ebbi un attimo di esitazione nel rispondere “si”.
Già conoscevo la signora Amatruda per le sue grandi doti imprenditoriali e la sua onestà ed ho imparato a meglio apprezzarla anche per il suo carattere spontaneo e diretto e per la sua forza di volontà sempre seguita dai fatti.
La nostra lista è animata dalla volontà di cambiare Amalfi, di offrire l’opportunità a tutti coloro che lo vorranno di cambiare insieme a noi Amalfi, di modellarla secondo le proprie aspettative, i propri sogni, tutti mossi dal comune, profondo amore che tutti abbiamo per la nostra Amalfi.
Ma l’amore per la Città nasce e si consolida all’interno della famiglia. La Famiglia, madre di affetti e sentimenti, in cui ciascuno di noi riceve le prime nozioni ed insegnamenti che segneranno la formazione caratteriale e il modo di confrontarsi col mondo.
La famiglia che ci dona quel bagaglio di sensibilità, quell’impronta alla disponibilità verso il prossimo, che porteremo sempre con noi in ogni circostanza, in ogni momento.
La famiglia nella quale, nei momenti di burrasca, troviamo conforto e sostegno reciproco, che ci insegna a guardare al futuro sempre con un sorriso.
E nella famiglia, sempre, l’asse portante è la donna.
La donna che, molto spesso, è il soggetto meno assistito dai servizi. Tocca a noi donne, pertanto, coniugare le doverose aspettative di affermazione, anche professionale, con le legittime e naturali vocazioni alla maternità.
Ecco perché, a sostegno delle donne e della famiglia vogliamo, attivare iniziative che alle donne siano vicine, che le affianchino e le sostengano nello svolgimento del proprio ruolo nella nostra società.
Io credo che sarebbe molto utile individuare degli spazi per realizzare strutture di accoglienza per la prima infanzia, penso ad esempio all’Asilo nido, in modo da permettere ai genitori di lavorare tranquillamente, di venire incontro anche ai nonni, che in tante occasioni danno il proprio amorevole aiuto per seguire i bambini, di dare la possibilità alle mamme di avere un po’ di tempo libero per la spesa e le faccende domestiche.
Occorre dare sostegno e aiuto alla famiglia a svolgere il suo ruolo educativo nelle varie fasi evolutive dei figli. Ecco allora la necessità di progetti per i minori, sin dalla prima età scolare.
Occorre, pertanto, attivare innanzitutto un rapporto tra amministrazione e scuole per monitorare e individuare i fenomeni di elusione scolastica, al fine di intervenire prontamente sulle cause sociali di ognuna di esse.
Occorre realizzare strutture protette dove si possa coadiuvare e sviluppare il supporto educativo, anche attraverso attività di gioco per completare il percorso educativo, anche al di fuori degli istituti scolastici.
All’interno di tale percorso non va assolutamente trascurato il successivo periodo dell’adolescenza, momento critico sia per i genitori che per i figli. L’adolescenza è il periodo in cui si aspira alla libertà e quindi si manifesta la pretesa di autonomia.
Occorre, quindi, predisporre una rete di servizi che faccia comprendere che non tutti i comportamenti sebbene “liberi” sono positivi e costruttivi per una persona che cresce; e chi meglio di una donna, di una mamma riesce a captare, ad intuire questi momenti così importanti nella crescita di un adolescente?
Il nostro impegno deve essere profuso, pertanto, per creare dei luoghi di incontro, dove ognuno possa esprimere la propria creatività.
A tal fine occorre rivolgere alacre impegno per integrare e migliorare, con opportuni interventi, l’impianto sportivo di Vettica.
Occorre promuove la formazione di associazioni sportive, in quanto soggetti capaci di fornire educazione al rispetto delle regole, educazione alla vita sociale, educazione al significato dell’azione di squadra.
In tal senso si chiede una stretta collaborazione con la Chiesa e le comunità ecclesiali e laiche, per l’attuazione di iniziative sinergiche tese al recupero e al radicamento dei valori ideali, sociali e morali.
Si parla di dispersione scolastica. La maggior parte dei ragazzi continua gli studi solo perché vi è un obbligo e non perché realmente interessata. Molti sono i ragazzi che, sebbene svegli ed intuitivi, preferiscono dare applicazione più concreta ed immediata alle proprie capacità rivelando un interesse specifico per il mondo del lavoro piuttosto che per un lungo ed estenuante percorso scolastico.
A sostegno di tali predisposizioni, alle ordinarie istituzioni scolastiche dovranno affiancarsi delle scuole-bottega, ovvero delle scuole dove in collaborazione con i maestri artigiani ancora in attività si incentivi la riscoperta, la diffusione e la valorizzazione dell’artigianato locale. Cosa questa che a noi sta molto a cuore, sia per l’occupazione giovanile, sia per la differenziazione commerciale, sia per la ripresa dell’antico artigianato locale.
In tale progetto vogliamo rendere partecipi anche gli anziani, per la preparazione professionale e sociale dei giovani, che potranno in essi trasfondere la propria esperienza e la propria passione per le attività manuali e artigianali.
Non andrebbero così perse le tradizioni, i metodi di lavoro, affinati da una lunga esperienza, le tecniche di lavorazione e, pertanto, tutto quel bagaglio di cultura artigiana che fa parte, anch’esso, della storia della nostra città.
Amalfi, inoltre, soffre purtroppo della carenza di luoghi di aggregazione sociale. Sarebbe bello poter realizzare tramite una cooperativa, possibilmente gestita da giovani, un centro culturale comunale, inteso come luogo di socializzazione, dove i giovani possano crescere anche autonomamente ed esprimere il proprio estro artistico.
Le nostre sfide possono essere nuove, gli strumenti con cui le affronteremo possono essere nuovi, ma i valori da cui dipende il nostro successo -il lavoro e l’onestà, il coraggio, la tolleranza, la lealtà, l’attaccamento al proprio paese- sono quelli di sempre.
Son questi valori che hanno aiutato e determinato la crescita di tante generazioni di donne e di uomini che con umiltà, ma consapevoli della solidità delle loro idee, hanno fatto la Storia.
La nostra Storia, la Storia della nostra Città.
Queste sono le cose concrete.
Queste sono le cose che servono per un ritorno ai valori fondanti di una società.
Colei o colui che è convinto che il proprio cammino sia giusto, non ha bisogno di dimostrare che quello altrui è sbagliato.
La gente è stanca delle promesse, delle parole.
La gente ha bisogno di poter contare su qualcuno che ogni giorno sia presente, e soprattutto possa risolvere quei piccoli problemi quotidiani che comunque ogni comunità deve superare per raggiungere un accettabile grado di vivibilità.
Tutto ciò è possibile, può essere garantito da coloro che realmente sono intenzionati a lavorare per Amalfi e per lo sviluppo di questo paese. Bisogna arrotolarsi le maniche e lavorare per restituire a questa Città fiducia ed entusiasmo.
Occorre, oggi, la serietà e l’umiltà di chi vuole amministrare Amalfi nell’interesse di tutti e non solo nell’interesse di pochi.
Queste elezioni rappresentano un’opportunità per la nostra Città, l’opportunità da cui ripartire.
Chiediamo a tutti coloro che credono in queste parole, che in esse riconoscono la propria sensibilità, a tutti coloro che sono stanchi delle solite facce della politica e soprattutto delle facili promesse che fino ad oggi hanno ascoltato, di darci la possibilità di rendere ancora più forte il nostro impegno, più efficace il nostro lavoro, più solide le nostre idee, più concreta e partecipativa la nostra politica.
Mettiamo insieme le nostre voci.
Le vostre idee sono le nostre idee.
Il 15 e il 16 maggio anche voi come me, sostenete la candidata a sindaco Antonietta Amatruda. Vi chiediamo la vostra fiducia.
Noi e voi, insieme per cambiare.
Lucia Abbagnara